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Italian Motobomba FFF

MINENAZ16

Well-Known Member
Ordnance approved
I'm lost with datas on ww2 italian aircraft torpedo MB FFF (specific with 3 fuzes).
On a Italian forum I found : filling 120kg, total weight 350kg or 360kg.
German designation Lt350 so I assume 350kg.
On US docs (underwater ordnance) : filling 90kg, weight 420kg.
On other forum I found : filling 90kg, weight 280kg with german designation LT280.
So I assume different models and a mix of datas.
Does anyone could help ?

Motobomba FFF.jpg
 
You had 2 different models of Motobomba FFF ( FFF = initials of the inventors, col. pilot Prospero Freri, engineer of the Air Force col. Amedeo Fiore, designer capt. Filpa)

1) MOTOBOMBA FFF CON CARICA DA 120 KG
German Name: Lt. 350
Weight: 350 kg
Dimensions: 500 mm diameter x 2,6 m length
Charge: 120 kg.
Range: 15 km
Speed initial: 13,5 Knots
Final: 3,9 knots

2) MOTOBOMBA FFF CON CARICA DA 90 KG
German name: Lt 280
Weight: 280 kg
Dimensions: 500 mm diameter x 2,60 m length
Charge: 90 kg
Range: 12 km
Speed: Initial: 13,5 knots
Final: 3,9 knots
Apparently it used the same body as the Motobomba FFF of 350/120kg but had a smaller weight therefore could be used on monoplace fighter bombers such as the Regianne 2002 .
It was tested by the Germans, giving it the designation LT280, but not adopted by them.
Details of is use by the Italians are unknown - probably did not go farther than the operational testing stage.

This is the original German publication on the fuzing of the LT350:
Abwurfmunition-Torpedos - Munitions-Handbuch -Heft 3f - Flugzeugtorpedo LT 350 - Beschreibung und Bedienung der Gefechtspistolen

The problem is that the Italians were very creative in the field of air dropped torpedoes and during ww2 produced a wide range of model of small torpedoes, some with circling course like the motobomba, that were often tested operationally but not produced - in teh Italian archives I found mention of the folowing "silurotti" designed for air-droppimng (other "silurotti" were desisgned for the MAS fast torpedo boats)
Siluro G. R. (Crocchi) su velivolo P. 108 1943
Siluro WA130 da 450mm su Fiat G55
Silurotto W 250/450/4,40 840 kg
Siluro CNA. 125/450/3,63 530kg
Silurotti W 200/450/3.38 650kg
Silurotto SB 120/450/3,18 580kg

On most of these there is no data presntly available .
 
It appears that the 90kg model seems to have been developped before the 120kg - Both used the same body.

" Durante la crisi Etiopica il Conte Elia mise a punto un siluro elettrico che con un'autonomia di un'ora lanciato da una nave od un sommergibile
conduceva una rotta a spirale. Affiancando questa arma al paracadute si sarebbe potuto trasportarla con aerei sin sopra le navi nemiche per poi utilizzare la potenzialità dell'arma.
Dodata inizialmente di una carica di 90kg. subi' notevoli variazioni sino ai 120kg di carica
Sebbene provata con esiti positivi nel 1935 a Vigna di Valle gli organi tecnici della R.A. ( con a capo il Gen. Pinna) obbiettarono che tali bombe erano troppo costose ed era preferibile l'utilizzo delle normali 50 kg. Non cosi' le giudicarono i Tedeschi che veduta in azione la motobomba nel Baltico chiesero di poterla comprare in 2000 esemplari ( per la Regia Aeronautica le bombe costruite su iniziativa della ditta Contin furono 500)
L'uso da parte della R.A. fu rarefatta a qualche azione con dei SM82 ma utilizzate in mare aperto a contro navi militari capaci di eludere la traiettoria furono alquanto deludenti.
Le ultime motobombe FFF furono provate nel 1954 durante la guerra fredda in Italia ma abbandonate immediatamente."

"Una delle più conosciute è la Motobomba “F.F.F.” (o “3F”) che, pur avendo ottenuto brillantissime prestazioni ed essendo stata mostrata con successo alla presenza del Re e di Mussolini nel 1939, non verrà mai messa in produzione, per una questioni di costi, in quantità rilevanti. Essa deve il suo nome alle iniziali dei suoi tre progettisti: il Tente Colonnello Freri, il Colonnello Fiore ed il Capo Disegnatore Filpa. Viene presentata per la prima volta ai massimi vertici politici ed aeronautici dell’epoca nel 1935 fuori Parioli; presenti vi sono Benito Mussolini, l'Ammiraglio Domenico Cavagnari, il Generale Giuseppe Valle e altri alti ufficiali.

È un’arma innovativa, studiata specificatamente per affondare navi nemiche all’ancora nei porti, e si dimostra estremamente efficiente. Si tratta di un siluro paracadutabile di 50 cm di diametro e del peso di 360 kg, dei quali circa 1/3 (120 kg) di esplosivo (sebbene all'inizio non superasse i 90), che può essere paracadutato da un bombardiere fra i 4.000 ed i 5.000 m: nei primi modelli ha la caduta viene frenata da un solo paracadute di circa 6 mq di superficie, agganciato alla parte centrale della bomba, il quale si apre automaticamente a circa 130 metri dall’acqua.

Una volta in acqua, si stabilizza alla profondità di circa 1 m, gli interruttori a mercurio ne attivano la propulsione elettrica ed inizia a compiere un percorso rotatorio a spirale crescente per 15-30 minuti (ma anche 45-60 minuti secondo altre fonti) alla velocità di circa 40 nodi, fino a centrare un qualsiasi bersaglio sulla sua rotta e la spoletta ad impatto la fa esplodere contro l’opera viva della nave.

Nei modelli successivi (Mk.II) la motobomba sarà perfezionata con l’aggiunta di un paracadute addizionale, cosiddetto “pilota”, di circa 1,5 mq di superficie, entrambi agganciati alla coda del siluro, che ne riducono la velocità di caduta fino a 100 m/s.

Il tentativo di dotare la motobomba di una spoletta ad acciarino magnetico non ha esito felice: l’arma viene invece provvista di un sistema di autodistruzione, che entra in azione alla fine della corsa elicoidale o a 50 minuti dall’impatto con l’acqua.

l costo dell'arma non era marginale, dopotutto si trattava di un siluro a “lenta combustione” o di una mina semovente, a seconda di come la si valutava. Gli Italiani ne ordinarono solo 500. Erano armi non particolarmente ben comprese, insomma, mentre i Tedeschi, più aperti alle innovazioni, ne furono impressionati durante un ciclo di prove a Travemünde e ne ordinarono ben 2.000, dovendo impegnarsi a ripianare le materie prime usate per la costruzione."
 
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